Il giusto prezzo per affittare? Se sei un proprietario che desidera dare in locazione la propria proprietà, comprendere il calcolo dell’affitto è fondamentale.
Vediamo come effettuare la valutazione più corretta del giusto canone di locazione.
Fattori da considerare per determinare il giusto prezzo per affittare
Per determinare il giusto prezzo, vanno considerati tutti i fattori che concorrono a definirne il valore, e soprattutto quelli che comportano il pagamento di imposte.
Il valore catastale
Conoscere il valore catastale, ci permette di calcolare il pagamento dell’IMU e di conseguenza di determinare il canone di locazione minimo.
Il primo aspetto da considerare è il valore censuario dell’immobile, su cui si basa il calcolo delle imposte come l’IMU e la determinazione del canone di locazione minimo.
È necessario consultare la rendita catastale, reperibile nella documentazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Per calcolare il valore catastale, occorre aumentare la rendita del 5%, e moltiplicarla per i coefficienti catastali attuali, che sono:
- 115,5 per gli immobili residenziali con agevolazione prima casa
- 126 per gli immobili di categoria A e C (esclusi A10 e C1).
Efficienza Energetica
La classe energetica rappresenta un elemento determinante nella selezione di un appartamento in affitto poiché gli inquilini possono beneficiare di bollette energetiche più contenute e di un significativo risparmio di energia.
Sistemi e apparecchiature a basso consumo energetico influiscono notevolmente sulla qualità generale dell’immobile e, di conseguenza, consentono di stabilire un canone di locazione più elevato.
Inoltre, per mettere in affitto una casa, è essenziale garantire che gli impianti siano conformi alle normative vigenti e disporre del certificato di Prestazione Energetica (APE).
Stato dell’immobile e caratteristiche
Nel determinare il giusto prezzo per affittare, giocano un ruolo fondamentale le caratteristiche dell’immobile e le sue condizioni.
La metratura, così come l’anno di costruzione, può determinare un aumento di valore. Anche la presenza di garage o di un parcheggio dedicato, specialmente nelle zone dove il parcheggio è scarsamente disponibile.
Inoltre, il valore dell’affitto può aumentare se la proprietà dispone di cantine o locali adibiti a deposito, un ascensore e qualsiasi altro comfort aggiuntivo.
Altri fattori
La posizione dell’appartamento è un fattore cruciale per determinare l’importo del canone di locazione mensile. Il valore dell’affitto sarà influenzato non solo dalla posizione nel centro della città o in una zona periferica, ma anche dalla presenza di servizi nelle vicinanze.
Anche affittare una casa già completa di arredamento determina un significativo aumento del valore del canone di locazione. In generale, per determinare il canone di locazione di un immobile ammobiliato, è comune aggiungere un sovrapprezzo del 10-20% rispetto a un possibile affitto per un appartamento non arredato.
Determinare il giusto prezzo per affittare: come?
Nella valutazione del canone di locazione per una casa, non esiste una formula rigorosa, ma è possibile ottenere una stima considerando i fattori visti in precedenza e confrontando l’immobile con altri simili nella stessa area.
Una volta stabilita una media dei prezzi, è fondamentale tener conto dei costi operativi, dei potenziali lavori di manutenzione straordinaria, e, soprattutto, degli oneri fiscali, tra cui l’IMU sulla seconda casa, l’IRPEF e le addizionali comunali e regionali, oltre alle imposte legate all’affitto.
Tutte queste spese incidono sul reddito netto e devono essere considerate per determinare un canone di locazione adeguato.
Calcolo dell’affitto per immobili abitativi
Per gli immobili ad uso abitativo (categoria catastale A), il modo più diffuso per calcolare l’affitto minimo è partire dalla rendita catastale dell’edificio.
Moltiplicando la rendita per i coefficienti di rivalutazione, si ottiene il valore catastale: il 10% di questa cifra rappresenta il canone minimo di locazione.
Per determinare il giusto prezzo per affittare occorre inoltre tener conto della concorrenza, che normalmente aumenta il valore, la stagionalità, la vicinanza a servizi pubblici.
Canone libero o concordato
Un locatore può optare per l’affitto di una proprietà seguendo due diverse tipologie contrattuali: il modello a canone libero e quello a canone concordato.
Il canone libero offre maggiore discrezionalità e tiene conto degli accordi stabiliti tra le due parti coinvolte nell’affare.
Il contratto a canone concordato, invece, consente al proprietario e all’inquilino di usufruire di vantaggi fiscali specifici.
In questo caso, la determinazione del canone è fissata in base agli accordi territoriali siglati tra le organizzazioni rappresentative dei proprietari edilizi e quelle che rappresentano gli inquilini.
Aggiornamento Istat del canone di locazione
L’aggiornamento annuale dell’indice ISTAT nei contratti di locazione implica la rivalutazione del costo della vita. Questo può influenzare il canone di locazione, in particolare se hai inserito questa clausola nel contratto. L’aggiornamento solitamente è del 75%, ma può arrivare al 100% per contratti a lungo termine o con canoni elevati.
Vuoi determinare il canone di affitto di casa tua? I nostri professionisti sono al tuo servizio per valutare tutti i fattori che determinano il valore di casa tua. Contattaci per una consulenza!
Scopri qui i motivi per affidarti a Makecasa!