Le spese dell’affittuario sono disciplinate dall’art. 1576 c.c., e dalla legge 392/78.
In base alla normativa, la piccola manutenzione è in capo all’affittuario, mentre gli interventi di riparazione straordinaria spettano al proprietario.
Dietro questa regola chiara e semplice, si nascondono però problematiche e situazioni dubbie, spesso di difficile interpretazione.
Se sei un affittuario alla ricerca di una chiara comprensione delle spese che dovrai affrontare, ecco una guida completa.
Le spese dell’affittuario
Dopo aver analizzato le spese a carico del proprietario, vediamo, in base alla normativa, quelle che deve sostenere l’affittuario:
- pulizia dello stabile
- uso delle utenze
- climatizzazione (riscaldamento e condizionamento)
- spurgo di pozzi neri
- fornitura dei servizi comuni
- manutenzione ordinaria dell’ascensore,
- spese di portineria in misura del 90% del totale (per stabili con portiere).
Come si articola nel dettaglio la divisione tra conduttore e locatario?
La divisione tra affittuario e proprietario
Tra le spese dell’affittuario relative alla manutenzione, rientrano solo quelle che derivano dall’utilizzo, e che causano quindi un normale deterioramento.
Le spese che invece derivano da caso fortuito, o manutenzione resa necessaria dalla vetustà dell’oggetto, sono interamente a carico del proprietario.
Per evitare potenziali dispute, è consigliabile specificare fin dalla firma del contratto di locazione le spese a carico del locatore e del conduttore, sia per quanto la manutenzione dell’immobile che le spese condominiali.
Anche nel caso delle spese condominiali, la regola è che sono a carico dell’affittuario quelle collegate a manutenzione ordinaria, mentre tutto ciò che è straordinario è a carico del proprietario.
Stai cercando casa in affitto e vuoi avere un quadro chiaro e completo delle spese che saranno a carico tuo? Scegli il supporto di un professionista: contattaci per una chiacchierata!
Cosa rientra nella manutenzione ordinaria?
L’applicazione pratica di cosa sia ordinario e straordinario, tuttavia, non sempre è semplice.
Il consiglio è sempre di prevedere in sede contrattuale una disciplina dettagliata delle spese a carico di locatore e conduttore: farsi assistere da un professionista in questa fase è la scelta ideale.
Vediamo nel dettaglio qualche esempio delle spese a carico dell’inquilino.
Impianti di riscaldamento
Per quanto riguarda le spese relative agli impianti di riscaldamento, sono spese dell’affittuario la pulizia di contatori, bruciatori, caldaie, bollitori, canne fumarie, la manutenzione ordinaria di rubinetti acqua e gas e il costo dei controlli periodici e della pulizia degli impianti.
Impianto elettrico
Sull’impianto elettrico, le spese dell’affittuario sono quelle imputabili alla sostituzione di apparecchiature elettriche (interruttori, prese, deviatori, pulsanti).
Serramenti, pareti e soffitti
Su serramenti, pareti e soffitti, spettano all’inquilino le sole spese di tinteggiatura o carta da parati, se da lui richieste.
Pavimenti e rivestimenti dell’appartamento
In questo caso, all’inquilino spetta la sola pulizia: rifacimento, sostituzione e riparazione sono in capo al proprietario.
Spese condominiali
Nell’ambito delle spese condominiali, si seguono le stesse regole relative alle aree private.
Sono a carico dell’affittuario le spese per la sostituzione di lampadine, la pulizia, le bollette per consumi di energia elettrica e acqua condominiali.
Anche la derattizzazione e la disinfestazione di insetti in caso di cantine e lavanderie è a carico dell’inquilino.
Sempre all’inquilino spetta la pulizia e spurgo dei pozzetti a sifone, delle fosse biologiche o pozzi neri e la disotturazione.
Le spese di giardinaggio relative all’ annaffiamento aiuole, giardini, fiori e piante, sacchi e bidoni spazzatura sono a carico dell’inquilino, così come il 90% delle spese relative al servizio di portierato (salario, contributi previdenziali e assicurativi, Costo dell’eventuale alloggio del portiere)