Affittare nell’hinterland di Milano: quanto costa studiare in centro e vivere da pendolare?

Affittare nell’hinterland di Milano è una scelta sempre più frequente a causa degli elevati affitti delle case. Vivere da pendolare conviene?

Affittare nell’hinterland di Milano è una scelta sempre più frequente per chi si trova a studiare o lavorare nel centro: vivere in città può essere infatti proibitivo a causa degli elevati costi degli affitti.

Negli ultimi anni, sempre più studenti e giovani lavoratori hanno scelto di prendere casa nell’hinterland milanese, cercando una soluzione più accessibile dal punto di vista economico. Tuttavia, questa scelta comporta inevitabilmente una vita da pendolare.

Ma quanto costa veramente? E quali sono i pro e contro di vivere fuori Milano, mentre si studia o si lavora in centro?

Affittare nell’hinterland di Milano: un’alternativa accessibile?

Affittare casa a Milano è una sfida, soprattutto per studenti o giovani lavoratori con un budget limitato. Le zone centrali, come il Duomo, Brera o i Navigli, presentano prezzi che spesso superano i 1.000-1.500 euro per un bilocale. A causa di questi costi, molti scelgono l’hinterland milanese, dove i prezzi sono sensibilmente più bassi.

Nell’hinterland, molte aree offrono affitti medi più accessibili. Un bilocale può costare tra i 600 e gli 800 euro al mese, con variazioni in base alla vicinanza alle fermate della metro o delle ferrovie.

Il vantaggio di vivere nell’hinterland non riguarda solo il costo dell’affitto. Spesso, gli appartamenti sono più spaziosi rispetto a quelli del centro città, e la qualità della vita è più alta, lontana dal caos del centro.

Studiare o lavorare in centro: i costi del pendolarismo

Oltre al tempo da trascorrere sui mezzi, bisogna considerare le spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici. Un abbonamento mensile integrato (ATM e Trenord) per le zone che includono l’hinterland può variare dai 60 ai 110 euro, a seconda della distanza.

Per chi vive in zone ben servite dalla metro, il costo dell’abbonamento è relativamente contenuto (intorno ai 60 euro al mese). Se si opta per i mezzi privati, come l’automobile, i costi del carburante, del parcheggio (in centro particolarmente caro) e delle ZTL diventano subito rilevanti.

Anche il car sharing è un’opzione, ma può risultare poco conveniente per pendolari abituali.

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Come ottimizzare i costi e il tempo del pendolare

Essere pendolare richiede una buona organizzazione per gestire al meglio tempo e denaro. Ecco alcuni consigli utili per ottimizzare entrambe le risorse.

  • Sfruttare gli abbonamenti: Per chi si muove con i mezzi pubblici, l’abbonamento integrato ATM-Trenord è la scelta migliore per risparmiare. Controlla anche se la tua università o azienda offre convenzioni o sconti per i pendolari.

  • Evita le ore di punta: Quando possibile, cerca di evitare i momenti di maggiore afflusso sui mezzi. Viaggiare fuori dagli orari di punta riduce il tempo di attesa e lo stress.

  • App e servizi di mobilità condivisa: Diverse app di car sharing o ride sharing possono risultare utili per ridurre i costi del trasporto privato. In più, piattaforme come BlaBlaCar possono essere un’opzione per dividere le spese con altri pendolari, soprattutto se si proviene da zone più lontane.

Conviene vivere nell’hinterland?

La scelta tra affittare nell’hinterland o vivere nel centro di Milano, dipende da una serie di fattori personali, come il budget, le esigenze di spazio e lo stile di vita.

Se da una parte vivere nell’hinterland permette un notevole risparmio economico sugli affitti e una maggiore disponibilità di spazio, dall’altra il pendolarismo richiede un’organizzazione attenta per minimizzare i tempi di spostamento.

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