In Italia, un paese tradizionalmente dominato dalla proprietà abitativa, la scelta tra affitto o proprietà è influenzata dalle attuali condizioni economiche e storiche.
La contrazione del potere d’acquisto e l’aumento dei tassi di interesse sui mutui stanno spingendo molti italiani verso l’affitto anziché l’acquisto di una casa.
Ecco quanto emerge da un recente studio sulla situazione affitti in Italia.
Affitto o proprietà? Una scelta spesso obbligata
La maggior parte degli inquilini vede l’affitto come una soluzione duratura, piuttosto che temporanea. Famiglie monogenitoriali, pensionati e liberi professionisti, trovano l’acquisto della casa meno conveniente a causa delle spese accessorie come manutenzione e assicurazione.
Molti, tuttavia, considerano l’opzione tra affitto o proprietà come una scelta obbligata a causa delle difficoltà economiche che impediscono l’acquisto di una casa. Questa situazione è particolarmente sentita tra chi ha redditi bassi o nulli, come casalinghe, disoccupati, operai e pensionati.
Per professionisti e dirigenti, l’affitto è spesso visto come una misura temporanea, mentre famiglie con figli e individui con maggiori risorse finanziarie tendono a locare in attesa di trovare la casa ideale.
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Chi sono gli inquilini in Italia?
Le caratteristiche demografiche influenzano il ricorso all’affitto.
Ad esempio, il 30% delle famiglie numerose vive in affitto. Anche la composizione familiare e l’età sono fattori determinanti: il 30% delle famiglie monogenitoriali con figli minori e circa un terzo delle persone sole sotto i 65 anni vive in affitto.
Le previsioni dell’Istat indicano che entro il 2040, quasi il 39% delle famiglie sarà costituito da persone che vivono da sole, in particolare tra le fasce di età più avanzate.
Gli affitti più ricercati
Il bilocale in affitto è sempre la tipologia più ricercata, ma tra il 2019 e il 2023 è passata da poco più di un quinto a un quarto delle ricerche totali in Italia.
Al secondo posto, prima che scoppiasse la pandemia c’era il trilocale in vendita (20%, quota oggi scesa al 16%), oggi c’è il medesimo taglio, ma per locazione (17% del totale, due punti in più in quattro anni).
Il bilocale in vendita si conferma al quarto posto, ma perde due punti percentuali (attestandosi all’11%), mentre al quinto sale il monolocale in affitto (9%, era sesto).
Le differenze tra le principali città
Guardando alle grandi città, Milano e Roma confermano questa tendenza: nel capoluogo meneghino le ricerche relative ai bilocali in affitto sono cresciute di oltre dieci punti percentuali dal 2019 mentre a Roma di cinque, conquistando in entrambi i casi il primo posto nella classifica delle preferenze abitative.
Solo a Napoli, dove i prezzi, pur in ascesa, sono ancora affrontabili da chi è interessato a investire nella casa, il taglio più desiderato si conferma il trilocale in vendita, che perde comunque tra punti percentuali rispetto a quattro anni prima.
Affitto più alto del mutuo
Nella scelta tra affitto o proprietà, sebbene il primo comporti in genere un costo mensile più alto rispetto alla rata del mutuo, cresce sensibilmente la quota di ricerche con obiettivo affitto rispetto all’acquisto.
Lo scenario economico italiano, reso sempre più complesso negli ultimi anni da inflazione e tassi di d’interesse in forte crescita, ha portato una parte della popolazione a rimandare il progetto di acquisto di un’abitazione