Se hai firmato il contratto affitto, probabilmente ti sei fatto anche tu la domanda più comune: è possibile saldare gli ultimi mesi di locazione con la cauzione affitto depositata all’inizio del contratto?
Di prassi, infatti, il locatore richiede all’affittuario una cauzione iniziale, di solito pari al massimo a tre mensilità di affitto.
Vediamo cosa succede alla cauzione una volta che il contratto volge al termine o viene disdetto.
La cauzione affitto e le sue finalità
La cauzione affitto viene solitamente chiesta dal proprietario di casa per proteggersi da eventuali danni o inadempienze dell’affittuario.
Per chi si appresta a trasferirsi in una nuova casa, si tratta di un costo ulteriore notevole che si somma alle altre spese: per questo, è utile capire se e quando può essere recuperato.
In base alla legislazione italiana, lo scopo cautelativo della cauzione nei confronti del proprietario è primario, per questo viene restituita solo al termine del contratto e se non ci sono danni alla struttura o ritardi nei pagamenti.
Come funziona
Quando un proprietario decide di mettere in affitto la propria abitazione, è naturale desiderare maggiore sicurezza riguardo al futuro inquilino.
Le ragioni per cui può essere richiesta la caparra includono:
- Garantire il pagamento del canone mensile.
- Coprire i danni all’immobile.
- Coprire le spese di manutenzione ordinaria.
- Coprire le spese condominiali.
Secondo l’articolo 11 della Legge 27 luglio 1978, n. 392, la caparra non può superare l’importo di tre mensilità del canone di locazione: le parti possono concordare una caparra più alta, purché il fine non sia quello di far percepire al locatore un canone superiore.
La restituzione
Al termine del contratto di affitto, sia l’inquilino che il proprietario hanno responsabilità specifiche: l’affittuario deve restituire le chiavi dell’abitazione, mentre il proprietario è tenuto a restituire la cauzione affitto ricevuta all’inizio del contratto, comprensiva degli interessi maturati.
Per regolarizzare il deposito cauzionale in sede di consegna e restituzione, è utile farsi assistere da un professionista del settore immobiliare, che conosca le problematiche più frequenti e come evitarle. Contattaci per una consulenza senza impegno!
Differenza tra caparra e cauzione
Spesso caparra e cauzione vengono usati erroneamente come sinonimi, ma in realtà rappresentano concetti differenti.
La caparra è un accordo preliminare tra le parti, ed è versata dal conduttore al locatore: serve come garanzia durante la trattativa e fino alla conclusione dell’accordo di locazione.
Una volta che l’accordo di affitto è stato concluso, la caparra può essere restituita, essere convertita in deposito cauzionale o utilizzata per il pagamento dei primi mesi d’affitto.
La cauzione affitto, invece, agisce come una forma di sicurezza per il locatore nei modi che abbiamo visto.
Si può utilizzare la cauzione come canone affitto?
Un equivoco frequente da parte degli affittuari, è considerare il deposito cauzionale come un anticipazione sulle mensilità di affitto, sperando così di evitare il pagamento delle ultime mensilità vicino alla scadenza del contratto.
Tuttavia, come già accennato, il deposito cauzionale ha lo scopo di proteggere il proprietario per l’intera durata della locazione.
Inoltre, la valutazione dei danni eventualmente presenti può essere effettuata solo al termine del contratto e dopo che i locali sono stati liberati.
Il verbale di consegna
È consigliabile redigere un “verbale di consegna” all’inizio del rapporto di locazione, il giorno della firma del contratto e della consegna dell’immobile.
Il verbale descrive le condizioni dell’immobile affittato e diventa parte integrante del contratto.
Al termine della locazione, è prassi comune effettuare un sopralluogo e redigere un “verbale di riconsegna” in cui vengono evidenziati eventuali danni ai locali e quantificata la cauzione che verrà eventualmente trattenuta.
Cosa si rischia se non si pagano le ultime mensilità?
La cauzione affitto rappresenta una somma separata e autonoma rispetto all’obbligo principale della locazione.
In teoria, il locatore potrebbe procedere in tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo contro l’affittuario moroso e il conseguente sfratto: anche il mancato pagamento di una sola mensilità consente al proprietario di richiedere la restituzione dell’immobile.
Tuttavia, la sentenza, se emessa, verrebbe probabilmente dopo la fine del contratto, rendendo inutile l’intero procedimento e comportando ulteriori spese per il locatore: anche se il locatore si rifiutasse di compensare gli ultimi canoni di affitto con la cauzione, l’affittuario non correrebbe alcun rischio legale in caso di azioni diverse.
Sia per il proprietario che per l’affittuario, conoscere il funzionamento della caparra affitto è fondamentale per evitare conflitti. Seguire una procedura chiara mette entrambi al riparo da problematiche future: non affidarti al caso, scegli Makecasa per semplificare la gestione del tuo affitto!