Il canone di locazione per la prima casa viene considerato dal legislatore come un onere che merita agevolazioni fiscali: per questo esiste la detrazione affitto.
Gli inquilini che vivono in affitto possono quindi usufruire di detrazioni IRPEF nella dichiarazione dei redditi, calcolare in base a determinati fattori. Vediamo quali.
A cosa serve la detrazione affitto?
Le detrazioni sono regolate dall’articolo 16 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e contribuiscono a ridurre il carico fiscale per gli inquilini, facilitando l’accesso a un’abitazione principale adeguata.
La detrazione IRPEF del 19% è applicabile ai canoni di affitto per immobili. L’agevolazione è calcolata su un importo massimo che varia in base a due aspetti principali:
- il reddito del contribuente.
- la tipologia del contratto d’affitto.
Requisiti di reddito
Per quanto riguarda il reddito del contribuente, la detrazione affitto è generalmente riservata a chi ha un reddito complessivo annuo non superiore a 30.987,41 euro. Riguarda tutti i contratti di locazione relativi all’abitazione principale, indipendentemente dalla loro durata, e include anche i contratti transitori a canone concordato.
È prevista una detrazione affitto maggiore per chi ha un reddito inferiore a 15.493,71 euro.
Tipologie di contratto
La regola di base prevede che la detrazione sia valida quando la spesa è relativa all’abitazione principale del contribuente, ossia quella in cui risiede abitualmente. Per quanto riguarda la tipologia di contratto, esistono diverse categorie di contratti di affitto, e ognuna prevede detrazioni diverse e regole specifiche.
Contratti a canone libero (4+4 anni)
In caso di contratto a canone libero, la detrazione è di 300 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.
Se invece il reddito è superiore, ma comunque resta sotto i 30.987,41 euro, la detrazione affitto è di 150 euro.
Contratti a canone convenzionale (3+2 anni)
Se il contratto è a canone concordato, la detrazione maggiore è di 495,80 euro, che scende a 247,90 se è superiore a 15.493,71 e inferiore a 30.987,41 euro.
Lavoratori fuori sede
Anche in caso di lavoratori fuori sede, sono previste due tipologie di detrazione affitto:
- 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.
- 495,80 euro se il reddito complessivo è tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
Giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni
In questo caso non rileva il reddito: la detrazione è di 991,60 euro o in alternativa del 20% del canone annuo, fino a 2.000 euro.
Studenti universitari fuori sede
In caso di studenti universitari, la detrazione affitto è applicabile solo se l’università dista almeno 100 km dalla residenza. Può arrivare fino a 2.633 euro.
Documentazione e compilazione
Per usufruire della detrazione, è sufficiente che il contribuente presenti un contratto di locazione regolarmente registrato e un’autocertificazione che attesti l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale.
Le detrazioni non sono cumulabili; il contribuente deve scegliere quella più favorevole. Se nel corso dell’anno cambia situazione, può beneficiare di più detrazioni, ma devono essere compilati distinti righi e modelli in dichiarazione dei redditi.