In diverse città italiane, si sta registrando il boom di affitto transitorio, che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel settore immobiliare, a scapito delle locazioni tradizionali a lungo termine.
Nel secondo trimestre del 2024, questa tipologia di affitto ha costituito il 23% del mercato, con un incremento dell’offerta del 29% rispetto all’anno precedente e addirittura del 200% negli ultimi 5 anni.
Cos’è l’affitto transitorio?
L’affitto transitorio è un tipo di contratto di locazione disciplinato dalla legge 431/1998, che permette di affittare un immobile per un periodo limitato e per esigenze abitative temporanee, diverse da quelle turistiche.
Questo tipo di contratto è particolarmente utile per studenti universitari e lavoratori che devono trasferirsi temporaneamente per motivi di studio o professionali.
La durata dell’affitto transitorio può variare da un minimo di 1 mese fino a un massimo di 18 mesi. È importante rispettare i limiti temporali stabiliti dalla legge per evitare che l’accordo diventi nullo.
Inoltre, se il periodo di locazione supera i 30 giorni, il contratto deve essere registrato. Per redigere questo tipo di contratto, è necessario utilizzare il modello ufficiale fornito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il trend nelle città italiane
Venezia è in cima alla lista, e rappresenta il 45% dell’offerta complessiva di affitti, seguita da Massa con il 42% e Livorno con il 33%.
Milano si attesta al 28%: qui il contratto più diffuso resta quello a canone libero, ovvero il 4+4.
Gli incrementi record nell’offerta di affitti transitori
Tra i principali mercati, Cagliari e Bologna hanno registrato gli aumenti più rilevanti nell’offerta di affitti transitori, con incrementi rispettivamente del 206% e del 186% rispetto all’anno precedente.
Altri aumenti significativi si sono verificati a Milano (+96%), Firenze (+51%), Napoli (+47%) e Genova (+44%).
In contrasto, Torino e Roma hanno visto crescite più contenute, al di sotto della media nazionale del 29%, con aumenti del 26% e del 12% negli ultimi 12 mesi.
Per capire se l’affitto transitorio è adatto a te, scegli un professionista del settore immobiliare che sappia proporti una soluzione su misura: affidati a Makecasa!
Affitti permanenti in leggero aumento
L’offerta di affitti permanenti continua a mostrare un trend di crescita nell’ultimo anno, nonostante un calo rispetto al trimestre precedente.
Nei principali mercati degli affitti si osservano tendenze contrastanti: a Milano, lo stock di abitazioni disponibili per la locazione classica è aumentato del 36% rispetto all’anno scorso, mentre a Roma si è ridotto del 27%.
Altri grandi mercati come Bologna (+9%), Firenze (+3%) e Napoli (+2%) mostrano incrementi, in contrasto con città come Torino (-9%), Venezia (-12%) e Genova (-14%), dove l’offerta è diminuita.
Nei mercati più piccoli, si registrano le maggiori variazioni nell’offerta di affitti 4+4. Benevento guida con un incremento del 133%, seguita da Barletta e Bolzano (entrambe +81%), Brindisi (+79%) e Parma (+76%). Al contrario, le diminuzioni più marcate si sono registrate a Nuoro (-56%), Sondrio (-54%) e Lodi (-51%) nell’ultimo anno.
Le ragioni del boom
Dal punto di vista amministrativo, il contratto di affitto transitorio è meno complesso rispetto a quello a lungo termine: minor burocrazia ridotta e termini di preavviso più brevi.
Va sottolineato che per stipulare un contratto di questo tipo è necessaria una giustificazione specifica e momentanea, come motivi professionali, di studio o altre circostanze particolari. Questo vincolo non è invece previsto nei contratti di locazione a lungo termine, che non richiedono alcuna ragione specifica per essere conclusi.